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POLIFEMA

Home / Contest / Autore Possibile 2025
Il periodo di votazione è terminato.
Votazione: 1
Autore: Gabriella Cinti
Casa Editrice: EDIZIONI PROGETTO CULTURA - Anno: 2024
Sinossi: Il titolo, volutamente provocatorio, allude a una femminilizzazione del mito di Polifemo, nell’idea di un accecamento come metafora dell’autoinganno sentimentale della protagonista. Il libro, muovendo dalla testimonianza del primo amore di gioventù che ritorna dopo quarant’anni, in modo del tutto inaspettato, e rappresenta un cammino esplorativo psicologico, anche in una chiave storico-generazionale, nelle complesse dinamiche sottese a ogni dimensione sentimentale. Si snoda un percorso di autoriflessione che investe l’intera esistenza della protagonista e diventa un modello di ricognizione dell’essere e di una forma totale di conoscenza. La vicenda, per lo più ambientata a Lucca, si snoda tra gli anni Settanta del Novecento e i giorni nostri. Quattro anni di rinnovata passione scorrono tra le pagine, tra flashback del loro rapporto giovanile e i travolgenti incontri della maturità, dove i due ritrovano un’impensabile attrazione erotica. Il filo conduttore è, per la narratrice soprattutto l’indagine serrata nei meandri del sentimento amoroso, con ampie incursioni nel mondo greco antico, in prospettiva soprattutto femminile, di una progressiva autocoscienza. Quindi l’occhio offuscato del ciclope si muta in un occhio interiore in grado di illuminare una nuova visione e generare una nuova esistenza, con un eroismo che di gigantesco ha la struttura interiore. La creatura di carta - questo libro, appunto - diventa così il dono ardente di una donna dei nostri tempi, emblema di un archetipo d’amore che porta l’autrice a collocare in una dimensione atemporale, universale e mitica, una vicenda terrena e storica, a cavallo degli ultimi due secoli. La stessa protagonista diventa infine nuova creatura, forte della dignità della verità finalmente raggiunta, riconosciuta e condivisa. Un messaggio di rinascita sovrapersonale, grazie anche al valore della scrittura come terapia della coscienza, come potenza trasmutativa in grado di guarire e rigenerarsi.
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