La corsa può essere una rivoluzione positiva ma è anche un'esperienza ricca di contraddizioni, dubbi e fallimenti.

Quasi tutti gli amatori iniziano a correre per rispondere a una crisi di qualche tipo: chi dopo una separazione, chi durante un periodo di precariato lavorativo, chi dopo aver ritirato degli esami del sangue pieni di asterischi, chi perché non si sente bene col proprio corpo e vuole dimagrire. Spesso si comincia a correre in periodi particolari e delicati della propria vita, periodi in cui esiste il rischio che un'esperienza gratificante e rivoluzionaria come la corsa possa, se non viene gestita con equilibrio, esporci ad alcuni rischi. Il libro racconta il mondo della corsa amatoriale attraverso lo sguardo di due runner: Matteo, di professione editor, e Alberto, psicoterapeuta