Non siamo di buonumore? Magari tristi e depressi? Tenderemo ad alimentarci in modo più “pesante" e disarmonico. Questo perché i nostri pensieri e, in particolare, le emozioni determinano la qualità e la quantità dei cibi. Siamo di buonumore? Magari allegri e gioiosi? Saremo portati verso un’alimentazione più “leggera" perché ci sentiremo in contatto con le parti più elevate della nostra coscienza, sospinti a ingerire cibo di qualità nella giusta quantità. Bisogna conoscersi e volersi bene in tutti i sensi, orientando la propria vita verso il bello. Non è un percorso semplice e non basta da sola la volontà. Il libro, una riflessione sulla relazione tra cibo e vita, si propone di insegnarci come depurare il corpo da tossine e la mente da parole tossiche e comportamenti disfunzionali.