Le piante rappresentano oltre l’80% della biomassa del nostro pianeta. Una percentuale che dovrebbe essere la cifra indiscussa del loro successo. Di tutti gli esseri viventi presenti sulla terra, gli animali costituiscono, in peso, un insignificante 0,1%. Com’è possibile che le piante, organismi apparentemente così indifesi, privi di memoria e intelligenza, vittime sacrificali delle ferite che il predatore-uomo infligge all’ambiente, siano stati in grado di colonizzare in modo così capillare il globo terracqueo?
Stefano Mancuso sospetta che siano state sottostimate le reali capacità delle piante e la loro attitudine alla resilienza.