Gli ITS, ovvero Istituti Tecnologici Superiori, sono “scuole speciali di tecnologia”, costituiscono un canale formativo di livello post-secondario, parallelo ai percorsi accademici. Essi formano tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività garantendo l’acquisizione di competenze specialistiche e occupabilità nei settori interessati dall’innovazione tecnologica.
La recente riforma ITS, introdotta dalla Legge n. 99 del 15 luglio 2022, punta a valorizzare anche in Italia le esperienze di altri Paesi europei in cui la formazione post diploma professionalizzante (ITS) ha lo stesso peso della formazione universitaria – basti pensare che in Germania gli iscritti agli istituti professionalizzanti sono circa 800.000 all’anno, lo stesso numero degli iscritti ai corsi universitari.
In Italia, anche a causa della scarsa conoscenza di questi Istituti, le iscrizioni si aggirano sulle 30.000 unità all’anno con un focus maggiore al nord, nonostante la percentuale di occupazione dei giovani alla fine del percorso sia di circa l’87%.
Il ruolo che le aziende possono giocare grazie a questa riforma è fondamentale in quanto possono definire il profilo professionale target e co-disegnare il percorso formativo basato sui propri fabbisogni. Non solo. Possono fornire i propri tecnici come docenti, selezionare i discenti e, durante il percorso, ospitare alcuni di loro in azienda (le forme di inserimento possono essere diverse e calibrate sulle esigenze dell’azienda andando dallo stage all’apprendistato duale).
La Fondazione ITS ha, quindi, lanciato per il prossimo biennio 2024-2026 l’offerta formativa “Agribusiness School” articolata in 18 percorsi formativi sotto riportati: