Il filo d'Arianna con cui si tesse la trama sentimentale di Giacomo Puccini e la città di Bari comincia a dipanarsi nel 1895, quando il compositore lucchese arrivò nel capoluogo levantino per la prima, in Puglia, di 'Manon Lescaut, il cui successo - già due anni prima - lo aveva consacrato sulla scena internazionale.
Il soggiorno a Bari del grande musicista si protrasse per una settimana e scombussolò ritmi e prospettive di una comunità che si affacciava, con entusiasmo e qualche incertezza, oltre la frontiera del 1900. È una galleria plurale quella che scaturirà dalla visita/evento che Giandomenico Vaccari e Antonio V.Gelormini guidano ed espongono - insieme a Giacomo Puccini. Con curiosità e ammirazione, i due autori raccontano dell'amicizia ritrovata con Pietro Mascagni, della contesa musicale con Ruggero Leoncavallo, dell'impulso decisivo dato alla costruzione del Teatro Petruzzelli e della comune passione del compositore con Federico II: la caccia. Sapide pagine sono dedicate alla narrazione della sapiente gestione con cui Puccini seppe moderare la rivalità tra gli editori musicali Ricordi e Sonzogno