Il testo racconta la vita politica e la vocazione civile di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica. Si descrivono la sua crescita personale e il suo impegno etico dagli anni Cinquanta, la sua "Rivoluzione" e il sacrificio della vita, i molti che lo rinnegarono, per paura e per interesse. La narrazione si sofferma dettagliatamente sul delitto di mafia che spezzò la sua vita, il 5 settembre 2010. Senza timore, si denunciano le azioni, le complicità e la connivenza dei tanti che ordirono, misero in atto e coprirono il delitto. Scritto con freddezza e rigore, frutto di un lavoro di ricerca durato quattro anni, il libro racconta con precisione un pezzo di storia del nostro Paese.