Lo storico congresso di Fiuggi nel 1995, con la fine dell’esperienza del Movimento sociale italiano, erede di una storia che aveva ha rappresentato i reduci dopo la fine della guerra, segna un prima e un dopo nella lunga storia della destra politica italiana, un momento determinante durante il quale, anche in Italia, si creavano finalmente le condizioni per costruire il primo tentativo di un partito conservatore di massa che occupasse lo spazio politico della Democrazia cristiana.
Senza quella svolta non esisterebbe oggi un governo di destra centro, abilmente guidato da un Premier che viene dalla lunga storia della destra politica, figlia di Alleanza Nazionale, un risultato politico che rappresenta il massimo traguardo storico della destra italiana.
Oggi il partito erede di quel percorso indica, contemporaneamente, le più importanti cariche dello Stato: Giorgia Meloni è Presidente del Consiglio, Ignazio La Russa, una vita a destra dal Msi ad An, è il Presidente del Senato, la seconda carica dello Stato, Raffaele Fitto, inoltre, è il vicepresidente esecutivo della Commissione europea.
Un risultato insperato, un fondamentale riconoscimento per l’Italia e per il suo ritrovato ruolo di protagonista in Europa, grazie anche al posizionamento della destra politica attuale nel conservatorismo europeo e nell’atlantismo, così come Alleanza Nazionale aveva collocato la destra italiana a livello europeo e internazionale.
La più grande eredità politica di Alleanza Nazionale è quella di avere consentito, con la storica svolta di Fiuggi, alla destra politica italiana di raggiungere i vertici delle istituzioni nazionali e comunitarie.
Il percorso della definitiva istituzionalizzazione della destra democratica nel nostro Paese avrà compimento con un solo ed ultimo tassello che manca ancora a questa grande storia: l’elezione di un Presidente della Repubblica figlio della svolta di Alleanza Nazionale.