Alain Elkann, giornalista e scrittore italiano, nato a New York nel 1950, si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Ginevra. Già consigliere del ministro G. Urbani per la cultura italiana nel mondo (2001-04), è stato consigliere per gli eventi culturali e i rapporti con l’estero del ministro L. Ornaghi. E’ inoltre membro del CdA della Fondazione Rosselli, presidente della FIAC (Foundation for Italian Art and Culture), della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e, dal 2016, del comitato scientifico della Fondazione Italia USA. Oltre ad aver scritto per quotidiani e riviste quali La Stampa, Nuovi Argomenti, The Literary Review, Shalom e Panta, è celebre per i libri-intervista che ha pubblicato nel corso degli anni: tra tutti si ricordano Vita di Moravia (1990, con A. Moravia), Cambiare il cuore (1993, con il cardinale C. M. Martini) ed Essere ebreo (1994, con il rabbino E. Toaff). E. è inoltre un noto volto televisivo (La7) e un apprezzato scrittore; dopo aver ricevuto il Premio Cesare Pavese per John Star (2001), ha pubblicato tra gli altri L’equivoco (2008), Nonna Carla (2010), Hotel Locarno (2011), Rotocalco (2012), la raccolta di racconti Spicchi di un'arancia (2012), la biografia scritta in collaborazione con l'artista La voce di Pistoletto (2013), il volume di Racconti (2014), i romanzi Il fascista (2016), Anita (2019) e Una giornata (2020), il dialogo con l'artista G. Penone 474 risposte (2022) e la raccolta di racconti sull'universo femminile Adriana e le altre (2023).