Ha vissuto per quasi mezzo secolo in un mondo di certezze, costruendo, dopo la laurea a pieni voti in ingegneria, una carriera dirigenziale di successo a livello internazionale. L'incontro con Chiara mina le sue certezze, fino a farle esplodere nel momento in cui, tre mesi dopo il loro matrimonio, Chiara lascia il corpo. Roberto gradualmente destruttura la sua vita e intraprende un percorso di ricerca interiore, per approfondire la consapevolezza della propria natura essenziale. Durante una meditazione gli appare lo pseudonimo Rha che Roberto usa per descrivere il suo ruolo di “manifestAutore”. Questo neologismo, anch'esso emerso da una meditazione, rappresenta la modalità con cui i suoi testi, che spaziano dalla prosa alla poesia, si manifestano sulla tastiera, seguendo un'ispirazione di ampio respiro, che trascende generi letterari o schemi narrativi.