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CONTROCORRENTE

Home / Contest / Autore Possibile 2025
Il periodo di votazione è terminato.
Votazione: 2
Autore: Paolo Tittozzi
Casa Editrice: Graus Edizioni - Anno: anno 2024
Sinossi: Romanzo CONTROCORRENTE di Paolo Tittozzi SINOSSI Nel 1852 Giovanni Parodi, figlio primogenito di una facoltosa famiglia genovese termina la qualifica biennale in malattie infettive con il massimo dei voti nel principale ospedale della città. Il suo destino professionale è già segnato: farà la carriera universitaria. Il suo mentore, durante i mesi di tirocinio gli aveva garantito che sarebbe diventato il suo assistente ma, sollecitato politicamente, sceglie un altro candidato assai meno brillante. Giovanni deluso, per ripicca accetta la condotta medica di un comune di montagna, Calizzano, pur essendo consapevole che questi incarichi erano riservati a medici che, per loro scarsa preparazione, non erano in grado di trovare sistemazioni più allettanti. Dopo infinite discussioni in famiglia per la sua scelta Giovanni parte per la Val Bormida e arriva a Calizzano, celebre per le sue ferriere e, sotto una pioggia battente, viene presentato al segretario comunale e allo speziale e al Sindaco che subito dopo lo invita a pranzo. Calizzano ha già un medico condotto, ora in fin di vita, e una bisbetica aiutante, ma è subito chiaro che la popolazione ha con la medicina un rapporto conflittuale. Il parroco e lo speziale sposano la causa di Giovanni per una moderna medicina ma gli fanno presente che, tra i tanti guai, manca una levatrice abilitata. Giovanni ottiene dal Sindaco l’ostetrica a patto che questa possa assolvere anche il ruolo di assistente medica per vincere la ritrosia delle donne a farsi visitare. Alla selezione risponde Lidia, una bella donna di Savona, di cinque anni più grande di Giovanni, già vedova di un ufficiale dei carabinieri morto in guerra. Grazie al loro lavoro Calizzano diventa un paese dove la buona medicina prende piede e Giovanni e Lidia, malgrado la differenza di età, si innamorano e si sposano. Al matrimonio, celebrato con gran fasto a Calizzano partecipano, grazie all’influenza della madre di Giovanni e dello zio ambasciatore, anche illustri personalità politiche che hanno modo di conoscere e apprezzare questo giovane medico specializzato in malattie infettive. Giovanni e Lidia hanno il loro primo bambino, ma Giovanni fa appena il tempo a conoscerlo perché, essendo ormai noto come medico esperto in malattie infettive parte, a capo di un gruppo di medici e infermieri, per la guerra in Crimea del ’55, essendo lì scoppiata tra i soldati una epidemia di colera. Tornato in patria l’anno successivo, in virtù dell’ottimo lavoro svolto viene decorato dal Re Cavaliere di Gran-Croce per poi diventare Direttore sanitario per la Prefettura di Genova. In questa veste cerca di riportare in Liguria i suoi moderni metodi di lavoro e, assieme ai suoi ispettori, si spende molto per cercare di convincere i medici condotti ai vantaggi della moderna medicina. Tra Giovanni e Lidia c’è un’ottima intesa, nasce un secondo figlio, ma poi Lidia rischia la vita perdendo il terzo bambino al parto e non riesce a riprendersi emotivamente. Giovanni decide di adottare due gemelli. Nel ’59 Giovanni viene nominato da Cavour Segretario generale del Ministero dell'interno con delega alla Salute Pubblica, ma subito dopo scoppia la IIª guerra d’indipendenza e, ancora una volta, egli viene richiamato al fronte per dirigere l’ospedale militare nella zona di San Martino. Dopo l’armistizio di Villafranca, Cavour si dimette per protesta e il nuovo presidente del Consiglio nomina Giovanni a Direttore responsabile del nascente Consiglio Superiore di Sanità, che comunque non è in grado di funzionare sul territorio per mancanza di risorse economiche e Giovanni scarica le proprie frustrazioni professionali sulla moglie che comunque sa come prenderlo. Nel gennaio del ‘60, Cavour è richiamato al governo per salvare il Regno sabaudo dalla bancarotta e in tal senso pianificherà con gli inglesi, che in cambio vogliono il possesso del Mediterraneo, l’invasione del Regno delle Due Sicilie e la spogliazione delle loro finanze. Il 5 maggio del ’60 parte la spedizione dei Mille capitanata da Garibaldi. Nel ’61, dopo la morte di Cavour, Giovanni viene inviato dal ministro degli interni Rattazzi nel Mezzogiorno per capire quale sia lo stato della Sanità del ex Regno borbonico e trova la sanità meridionale molto più avanzata di quanto si aspettasse, ma è anche testimone di una vera rivolta di quelle popolazioni contro un governo sabaudo che qui nessuno desidera, mentre i giornali del nord definiscono questa rivolta in maniera sbrigativa come brigantaggio. Giovanni abbrevia la sua missione, chiede udienza al nuovo presidente del Consiglio Bettino Ricasoli e, al termine di una accesa discussione, rassegna le sue irrevocabili dimissioni. Giovanni esce dal ministero con una nuova idea in testa, vuol tornare alla sua professione di medico aprendo tra i boschi di Calizzano un ospedale privato che possa avere tutte le strutture e i servizi clinici introvabili nella fatiscente Sanità della nascente Italia unita. Lidia e il sindaco di Calizzano, venuti a conoscenza del rischioso ma rivoluzionario progetto, incoraggiano Giovanni al punto che lo stesso sindaco desidera entrare in società portando in dote un grande appezzamento boschivo all’interno del quale è già costruita una ex ferriera che potrebbe essere riadattata a moderno ospedale. Dopo un anno di lavori e un massiccio impiego di capitali l’avveniristico ospedale viene inaugurato con la presenza dell’aristocrazia sabauda e dell’élite imprenditoriale del nord-Italia. Sarà un successo?
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