'Non è stato facile scrivere la biografia romanzata di Eugenio Torelli Viollier, il fondatore del ‘Corriere della Sera’, artefice di un’impresa impossibile, se solo si ricorda che il giornale fu lanciato da quattro amici senza soldi, ‘Quella sera in Galleria’, a Milano.
Massimo Nava, editorialista del quotidiano milanese oggi diretto da Luciano Fontana, presenta al Libro Possibile 2023 il suo ultimo saggio scritto per @solferinolibri. Con ‘Quella sera in Galleria’ l’autore è atteso i 7 luglio a Polignano a Mare, per raccontare al pubblico del #iLP23 l’incredibile storia di Eugenio Torelli Viollier, un autentico eroe dimenticato del giornalismo.
Schivo e riservato ma dotato di un’energia inesauribile, Eugenio Torelli Viollier visse da protagonista una stagione di fermento civile e culturale in cui si compì l’Unità nazionale. Era un giovane napoletano, timido e orfano di entrambi i genitori, che si sarebbe accontentato di un impiego pubblico ma divenne adulto con il gusto della sfida, la passione civile, l’amore per la patria, che servì da volontario con Garibaldi.
Eugenio Torelli Viollier diventò giornalista sotto le ali affettuose di Alexandre Dumas, di cui fu segretario e traduttore, scoprendo Parigi e i salotti letterari e studiando segreti e regole delle grandi imprese editoriali. Era anche un visionario che immaginò di fare con quattro precari colleghi e pochi soldi quello che sarebbe diventato il più grande quotidiano italiano. Alla guida del «Corriere», il direttore Viollier seppe esaltare i talenti che incontrava, chiamandoli a scrivere per il giornale. Fra questi, Giovanni Verga, Luigi Capuana, Matilde Serao. Seppe anche scoprire l’uomo adatto alla successione: Luigi Albertini, il direttore del nuovo secolo, il grande giornalista il cui nome si sarebbe legato per sempre alla storia del «Corriere».