Da dieci anni è costretto a una vita blindata per aver denunciato con le sue inchieste: mandanti, esecutori, diffamatori. Per aver raccontato sulla sua pelle quella subdola strategia mafiosa del “mascariamento”, di cui lo stesso autore è rimasto vittima facendo il lavoro di giornalista. Minacce, aggressioni, processi, delegittimazioni a cui Paolo Borrometi continua a tener testa denunciando con i suoi articoli e con questo ultimo coraggioso libro.
‘Traditori’, pubblicato ad aprile per @SolferinoLibri, viene presentato dall’autore alla XXII edizione del Libro Possibile 2023, il 7 luglio a Polignano a mare.
Borrometi, oggi vicedirettore dell'agenzia di stampa @Agenzia_Italia, racconta al #iLP23 la storia d'Italia lungo la linea di fango e depistaggi che hanno segnato gli eventi più significativi del nostro Paese dallo sbarco degli americani in Sicilia nel ’43 con l’appoggio di Cosa nostra per arrivare ai giorni nostri, passando per la bombe degli anni ‘70 e la strategia della tensione: da Porcella della Ginestra a via Fani, dall'Italicus al Rapido 904, da Bologna a Capaci e Via d'Amelio, fino all'arresto del latitante Matteo Messina Denaro.
Quattrocento pagine documentatissime che chiedono: perché tante stragi e delitti in Italia rimangano impuniti; perché la ricerca della verità sia sempre così difficile; e, soprattutto, perché come disse Giovanni Falcone “in questo paese per essere credibili bisogna essere ammazzati” .