Alessandro Romito, con questa sua opera, “TRIEI”, si consacra raffinato giallista con uno sfondo noir, strutturando un narrato carismatico denso di colpi di scena con personaggi che, apparentemente ineccepibili, nascondono in sé un orco senza scrupoli. Come in un mosaico che sembra mirabile sintesi tra uomo e natura, in luoghi della Sardegna dove sopravvivono, più che altrove, leggende e superstizioni, tra le rocce di Arbatax, le cale di Baunei ed il bellissimo paese di Triei, terra natia del protagonista (Pablo Pai), si svolge la trama e l’ambientazione del romanzo. Sono luoghi dove persiste la presenza degli anziani custodi delle tradizioni, i riti propiziatori per il raccolto…, la figura enigmantica dell’“Accabadora”, dove il tempo sembra essersi fermato mentre Pablo vuole ritrovarne i profumi, i colori del suo passato, la sua storia. Su tutta la narrazione, comunque, prevale la bellezza del paesaggio della Sardegna, vera panacea per il lettore che, nello scorrere articolato del “noir”, potrà trovare inattese e suggestive emozioni.