Presenta Antonella Gaeta
È una raccolta di densi racconti ambientati tra gli anni Sessanta e Settanta, un’epoca di passaggio, che segna l’incistarsi dei primi germi della modernità nella civiltà contadina. Barletta, piccolo borgo marinaro e, in particolare, il viale della Stazione, è il polo centripeto intorno al quale ruota un’umanità variegata. Personaggi cesellati, in bilico tra aspetti residuali di una mentalità asfittica, figlia della cultura fascista, e aspettative di un’effettiva democratizzazione della società. La conclusione è amara: il luogo fisico, il viale, non c’è più, “cancellato da qualche stravagante idea urbanistica”, ma persiste nella memoria, tetto che ripara gli uomini dallo tsunami della galoppante perdita di senso e di punti di riferimento della contemporaneità.