Presenta Lia De Marco
Grande è il valore scientifico dell’accurata ricerca sull’opera omnia di Vanini, effettuata da Mario Carparelli e Francesco Paolo Raimondi.
La filosofia del pensatore salentino, vissuto a cavallo tra XVI e XVII secolo, è probabilmente l’espressione più estrema del radicalismo della seconda decade del Seicento. Il filosofo pugliese rappresenta la coscienza critica in cui vengono alla luce tutti gli elementi di crisi dell’eredità umanistico-rinascimentale. Egli demolisce il mito dell’antropocentrismo, scardina i princìpi del platonismo cristianizzato, fa scricchiolare i pilastri dell’aristotelismo concordistico, smantella la costruzione di un universo compatto, finito, armonizzato, con il suo vertice in Dio. La carica dirompente del suo sistema argomentativo e il coraggio con cui affronta la morte (“Andiamo a morire allegramente da filosofo!”) costituiscono un esempio ancora molto attuale di libertà e indipendenza di giudizio.