A fine maggio 2023 viene denunciata la scomparsa della ventinovenne Giulia Tramontano: è incinta al settimo mese, e a segnalare la sparizione è il suo compagno, Alessandro Impagnatiello. Non passa nemmeno una settimana prima che Impagnatiello stesso confessi di essere stato lui a uccidere Giulia: ogni dettaglio che fornisce alle forze dell’ordine contribuisce a creare il quadro di un femminicidio mosso dal narcisismo, dalla crudeltà, dall’ossessione per il controllo sulla donna concui aveva una relazione. La morte di Giulia, per sua sorella Chiara, è una ferita profonda, che non può cicatrizzarsi. A più di un anno di distanza dalla morte di Giulia e del piccolo Thiago, non ancora nato, Chiara decide di raccontare la sua versione della storia, partendo da quel “prima” che, a guardarlo ora, sembra il momento in cui tutto poteva ancora essere evitato, e arrivando fino alle conseguenze del femminicidio: le avvisaglie di stare lontana da quell’uomo, i momenti di tensione e i sospetti della sorella, la chiamata con cui la famiglia apprende della sparizione, l’incubo delle indagini dalla scomparsa alla morte e, infine, la scelta obbligata per Chiara di lasciare l’Italia, dove non trova sponde né aiuti. Questo è un manuale di sopravvivenza al dolore; una testimonianza sofferta ma necessaria per far sì che non vada perduto l’insegnamento più profondo che ci rimane dalla breve vita di Giulia Tramontano: non arrendersi mai.