La storia dell’arte si è da sempre confrontata con il tema della maternità. Ma salvo alcuni rari casi, come Louise Bourgeois o Berthe Morisot, l’immagine della donna gravida o intenta nella cura del bambino è stata quasi sempre veicolata dall’occhio maschile, raccontata come soggetto muliebre, nell’idillio di una relazione intima, tenera ed esclusiva, nel mistero della nascita e della crescita, o – per contraltare – nell’accezione crudele del trauma. Non mancano tuttavia artiste e curatrici che hanno affrontato la questione dal punto di vista femminile, mettendolo in luce nelle proprie opere e progetti. Come si coniugano le sfide della creatività, della costruzione di un progetto di carriera con quello di vita? Qual è la percezione della genitorialità nell’arte contemporanea? Precarietà, presenzialismo, impulso creativo, cura: Santa Nastro intreccia le istanze della pratica artistica con le necessità della vita quotidiana, sulla base di interviste ad artiste, curatrici, comunicatrici, insegnanti, giornaliste che raccontano la loro storia, tra arte e maternità.