Oggi boomer, ieri ragazzi degli anni '70 che ci provarono davvero a cambiare il mondo. Solo facendo affidamento sulla passione civile, con la determinazione di chi ci crede, con la forza della tensione ideale. La strada imboccata fu quella giusta. Il Paese andava rinnovato, abbattendo i vecchi schemi che regolavano la società. Emerse la centralità del lavoro e delle sue tutele. Cambiò la politica, ma ancor di più il modo di vivere, di vestirsi, di consumare. Emersero nuovi bisogni. Anche l'offerta musicale, cinematografica, culturale dovette adeguarsi. Attraverso le lotte si conquistarono riforme importanti, ispirate ai principi di uguaglianza, che allargarono l'area dei diritti civili e sul lavoro. Dall'altra parte c'era chi pensava che il sistema andasse abbattuto. Sovvertito attraverso la lotta armata. Erano una minoranza, ma gli effetti procurati furono nefasti e fecero il gioco di chi non aspettava altro che bloccare il processo di rinnovamento, facendo pendere la bilancia dalla parte della conservazione.