La ragazza morta sulla spiaggia si chiamava Anna. Era giovane, bella, studiava a Napoli per diventare avvocato, ma in quell’alba di maggio, dopo la festa di San Nicola, di lei resta solo un mucchietto di stracci e sangue. Viene immediatamente catturato un presunto colpevole: il fidanzato rifiutato, Sabino, un poveraccio. E nella Bari del 1919, in fermento per l’inizio della guerra di Libia con le truppe che si raccolgono in città pronte a partire, quello che sembra un omicidio passionale non farebbe nemmeno notizia, se non fosse per un dettaglio. Un bottone, stretto nella mano della vittima. Il bottone di una divisa dell’Esercito italiano. In molti vorrebbero ignorare quell’indizio scomodo, ma non lo fa il maresciallo Michelangelo Piemontese, che si ritrova quasi per caso a condurre le indagini. E a partecipare a un processo che si trasformerà in uno scontro tra il coraggio del popolo e l’impunità del potere. L’esordio narrativo di Michele Emiliano è un giallo spettacolare: pieno di storia, cultura, avventura, in una Bari d’inizio Novecento ricostruita con magistrale passione.