Se la cristianità avesse posto le proprie fondamenta attribuendo un ruolo cardine alla figura di Maria, madre di Gesù, emblema di passione e speranza, il sistema valoriale dell’Occidente si sarebbe arricchito di misericordia e perdono. Nella cultura europea, invece, sono prevalsi tratti maschili che, pur muovendo da razionalismo e umanesimo, hanno prodotto la deriva politica e socio-culturale sotto i nostri occhi. Davanti alle guerre, all’avanzata dell’ultranazionalismo, al populismo dilagante vi è un’unica soluzione: prestare orecchio al grido inascoltato di “figure di passione” come Maria, protettrice e mediatrice tra uomo e Dio.