Macrotemi che accendono il dibattito contemporaneo nazionale (e non) sono stati la portata principale della serata, di cui si è discusso in diversi spazi e momenti, grazie a interventi di ospiti tra loro molto differenti per background e linguaggi.
Di intelligenza artificiale e del complesso mondo digitale in cui siamo sempre più immersi hanno parlato (con modalità differenti, ma consone al proprio stile) prima la poliedrica Sabina Guzzanti - con il suo ultimo romanzo “distopicomico” Annonimus in cui afferma, tra una risata e l’altra, che l’insanabile gap generazionale dei meno giovani riguardo le nuove tecnologie è in realtà una panzana, perché l’essere umano è sempre capace di aggiornarsi, più di ogni software, senza necessitare di nessun backup - e l’affascinante Giuseppe Stigliano, che con la sua oratoria da vero Ted talker è riuscito a rapire l’attenzione del pubblico di Piazza Moro, tenendo una vera e propria lezione (con tanto di slide a supporto visivo) sull’armonia come fine ultimo a cui l’uomo deve aspirare per trovare un equilibrio in una realtà in perenne cambiamento, dove le innovazioni tecnologiche siano sempre strumento nelle mani dell’utente e non viceversa.
Complementare alla dicotomia uomo-tecnologia, abbiamo quella ancestrale uomo-natura al centro de Il secolo verde, saggio puntuale e approfondito dell’ex politico Francesco Rutelli, che ha illustrato agli attenti ascoltatori in piazza San Benedetto la sua idea rinnovamento ecologico attraverso un percorso concreto e comunitario, senza scaricabarili controproducenti e allarmismi angoscianti, ma con una visione ottimista che il volto sorridente dell’autore ha sicuramente trasmesso al suo pubblico. Da non dimenticare il ricordo affettuoso che Rutelli, cittadino onorario di Polignano a Mare, ha voluto dedicare al mitico Domenico Modugno, non solo come artista ma anche come filantropo solidale, accolto da tutti con un fragoroso applauso.
Della fallace promessa di una transizione verde istantanea, assieme ad altri miraggi visionari, come una crescita economica esponenziale, la vacuità dietro le criptovalute et similia si è occupato il professor Carlo Cottarelli, nel libro intitolato Chimere, presentato ieri sul palco principale assieme alla giornalista Mariangela Pira – autrice invece di Effetto Domino, una riflessione analitica sullo stato attuale della globalizzazione – esponendo al pubblico le ombre dietro certe utopie dell’economia contemporanea, in cui credere si è rivelato un rischio troppo grande.
L’attualità è rimasta sul palco di piazza Aldo Moro anche attraverso due eminenti firme del giornalismo italiano come Antonio Padellaro, tra i fondatori de Il Fatto Quotidiano, e Paolo Cerasa, direttore de Il Foglio, che in punta di fioretto - anzi di penna - e senza esclusione di colpi, si sono confrontati sugli argomenti più caldi del panorama nazionale, a partire dalle ultimissime news sul testamento di Silvio Berlusconi, fino alle divisioni in seno alla maggioranza di governo e ai vari tentativi di ripartenza della sinistra, moderati dal direttore di Sky News Italia, il castellanese Giuseppe De Bellis.
Di stampo totalmente diverso invece gli interventi tenuti da Diego De Silva e Gabriella Genisi, due grandi romanzieri del meridione d’Italia, accomunati da uno stile di narrazione fresco e accattivante che ha reso i loro protagonisti – rispettivamente l’avvocato d’insuccesso Vincenzo Malinconico e la vicequestore “tosta come il pane di avantieri” Lolita Lobosco – figure adatte alla trasposizione sul piccolo schermo con le omonime fiction trasmesse su Rai 1 che hanno riscontrato un enorme successo nazionale. Il personaggio della Lobosco è divenuto oramai un’icona di “baresità” riconosciuta in tutta Italia, come ha tenuto a sottolineare anche il primo cittadino del capoluogo pugliese Antonio Decaro, guest star sul palco assieme all’autrice, che ha assicurato al fedele pubblico nuovi casi per la vicequestore di Bari Vecchia, sia sulla carta che in televisione.
Dopo la meravigliosa serata di ieri, di cui questo è solo un parziale resoconto, il Festival andrà avanti ancora per altri due giorni – 7 e 8 luglio – con numerosi ospiti e un ampissimo ventaglio di temi. Vi aspettiamo quindi a Polignano a Mare stasera e domani per la XXII edizione del Libro Possibile!