Classe 1993, dopo aver conseguito una doppia laurea in giurisprudenza, ha frequentato a New York l'LLM, un master post laurea di diritto americano che le ha permesso di ottenere l’abilitazione per diventare avvocatessa anticorruzione negli Stati Uniti. Ha vissuto diversi anni a New York ma ad un certo punto della sua carriera ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle. Ad oggi è un’analista emergente di geopolitica e di affari internazionali ed è diventata una reporter di guerra. Per la prima volta ha svolto attività sul campo nel contesto ucraino a partire dal 2022. Greta collabora con una delle rivista di geopolitica più riconosciuta e accreditata d’Italia: Limes.
L’opera che ha presentato in data 5 luglio 2023 nella serata di apertura della XXII edizione del festival il Libro Possibile 2023 intitolata Geopolitica. Capire il mondo in guerra, attraverso un attento studio del conflitto ucraino svolto in maniera diretta sul campo, ha evidenziato quanto sia importante la geopolitica come disciplina umanistica per la comprensione dei conflitti.
Il problema legato a questa disciplina è che l’uso eccessivo e in alcuni casi errato del termine geopolitica da parte di accademici e non, ha generato nel corso del tempo una grande confusione in merito a quello che è il suo obiettivo fondamentale: permettere ad un buon analista di spogliarsi delle proprie convinzioni e dei propri punti di vista ideologici affinché egli possa comprendere le complesse ragioni che sono alla base delle decisione
assunte dagli attori internazionali. A questo punto sorge spontanea una domanda.
Cos’è quindi la geopolitica?
La geopolitica è un ambito di studio che richiede un'analisi imparziale delle dinamiche di potere, delle rivalità e dei conflitti che si sviluppano tra nazioni e territori. È quindi una disciplina che utilizza un approccio squisitamente analitico per comprendere come le caratteristiche fisiche di un territorio, i limiti geografici e il fattore umano, influenzino le decisioni assunte dagli attori politici, le relazioni internazionali e le strategie di potenza dei paesi. La geopolitica come disciplina non si limita però a considerare in maniera isolata ciascun aspetto, ma estende la sua analisi alle dinamiche sociali, economiche e culturali che influenzano il comportamento di tutti gli attori internazionali.
Qual è l’obiettivo della geopolitica? Identificare le sfide future, gli interessi e gli obiettivi dei singoli attori in campo. Per far questo, neutralità ed oggettività sono due prerequisiti imprescindibili. Diventa quindi di fondamentale importanza spogliarsi delle proprie convinzioni etiche e ideologiche per poter analizzare obiettivamente tutti i fattori che influenzano ad esempio un conflitto, come le dinamiche militari, la storia dei paesi e gli
interessi economici. Entrare nella mentalità degli attori in campo, così come ha fatto Greta Cristini nella sua analisi, è essenziale al fine di cogliere appieno le dinamiche e le ragioni che hanno spinto russi e ucraini ad agire seguendo determinati schemi piuttosto che altri.
Viviamo in un mondo dominato da una visione squisitamente economica e a volte tendiamo a dimenticare l’importanza della storia, della cultura e della geografia di un popolo che sono invece in grado di fornire preziosissime informazioni per comprendere come gli individui ragionano e come affrontano le sfide che si presentano loro. Per esempio, nel caso russo, la vastità del territorio ha inevitabilmente avuto un impatto significativo sulla sua storia. La necessità di difendere i vasti confini territoriali ha generato un senso di incertezza intrinseca e a una costante attenzione alla sicurezza nazionale, così come la posizione geografica dell'Ucraina tra il continente russo e quello europeo, ha avuto un ruolo importante nella
complessa dinamica dei rapporti tra questi attori. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha inoltre coinvolto le due massime potenze nucleari del mondo, gli Stati Uniti e la Russia, suscitando il timore di una guerra per procura tra Occidente e Russia. L'assenza di un dialogo costruttivo e la mancanza di comprensione reciproca tra queste potenze ha reso difficile la risoluzione pacifica del conflitto.
Ad oggi, la ricerca di soluzioni diplomatiche sono obiettivi fondamentali nell'analisi geopolitica.Il punto di partenza per un’analisi corretta è quindi non pensare che ci siano attori che hanno ragione e attori che hanno torto. Inevitabilmente in un conflitto ci sono e ci saranno sempre aggressori e aggrediti ma utilizzare questa unica prospettiva di visione, non ci permette di comprendere le ragioni più profonde che muovono gli interessi strategici degli attori internazionali.