«Ho visto il tuo registratore acceso durante l’incontro: eri in seconda fila, ti ho notato.
Allora, al via con le domande: cominciamo!»
Dottor Gratteri, la collaborazione in scrittura con Antonio Nicaso sta garantendo un’educazione civica capillare, specie nelle scuole. Ha fiducia nella generazione Z e nel modo in cui assorbe questo tempo complicato o è piuttosto preoccupato per questa generazione?
I ragazzi a questa età sono puliti, hanno voglia di capire, di crescere, di conoscere il mondo degli adulti. Il problema è poi nel passaggio da giovani ad adulti: è lì che può accadere il miracolo dei giovani che diventano i nuovi quadri, i nuovi dirigenti, oppure vengono irretiti e divengono carne da macello in mano alla criminalità organizzata, alle mafie.
Il ministro Crosetto è in difficoltà in questi giorni. Leggiamo sui giornali parole come complotto, segreto: un lessico paradossale, laddove ci si aspetta trasparenza. C’è uno spartiacque in questo momento tra governo e magistratura?
Io non lo vedo questo spartiacque, non vedo questa guerra. Ci sono ovviamente posizioni diverse, ruoli diversi, quindi ognuno è libero di dire quello che pensa e fa quello che il sistema, le regole gli consentono di fare. Vedi, ogni giorno posso anche criticare riforme normative, posso criticare un qualcosa che non mi piace, ma questo non vuol dire che io sia in contrapposizione o che voglia dichiarare guerra o fare il seminatore di panico. Cerco di raccontare quello che vedo e cerco di permettermi di suggerire le riforme che penso possano servire per avere un sistema giudiziario più efficiente.
Il rapporto tra mafia e ignoranza: è un luogo comune superato che siano strettamente connesse? Ne Il grifone ci dice che la mafia è in grado a tutti gli effetti oggi di creare nuovi Telegram, nuovi Whatsapp, nuovi canali fittizi di comunicazione… parliamo dunque di esperti informatici: tutt’altro che ignoranti?
Ovviamente i capi mafia non sono in grado di fare riciclaggio sofisticato, sono sì capaci di gestire attività imprenditoriali (nel mondo della ristorazione sono bravissimi, o nella gestione di latifondi, di vigneti, uliveti), ma, con i milioni di euro che hanno accantonato dalla vendita della cocaina, sono in grado di pagare a buon prezzo degli hacker, anche stranieri, come abbiamo visto nell’ultima indagine, per fare riciclaggio sofisticato, operare transazioni finanziarie per milioni di euro, estrarre bitcoin e quindi diventare ancora più ricchi.
In una sua intervista al Corriere della Sera ha dichiarato che, come via di fuga da una vita sottoscorta, dunque spesso costretta, lei coltiva un orto: è la sua buona terapia d’urto?
Ognuno di noi, dopo una settimana stressante, o due o tre, ha bisogno di staccare: c’è chi gioca a tennis, chi va a raccogliere funghi, chi va in barca. Io, se ho una giornata di ferie, o vado a parlare ai ragazzi nelle scuole, come ho fatto questa mattina sempre qui in Puglia, oppure vado nell’orto a piantare ortaggi: mi rilassa molto.
Grazie molte, dottor Gratteri, per tutto quello che fa.
Grazie a voi.