L'aforismo orwelliano, «l’atto di dare alle stampe ciò che qualcun altro non vorrebbe mai veder pubblicato”, racchiude l’essenza del giornalismo: portare sotto i riflettori vicende che il potere, in ogni sua declinazione, politica, economica, istituzionale, vorrebbe tener nascoste all’opinione pubblica. La crisi della cronaca giornalistica e del giornalismo d’inchiesta è un fenomeno globale, che, in Italia, a parte poche eccezioni, assume contorni preoccupanti. Nel nostro Paese, infatti, autocensura, editori ingombranti, leggi sempre più restrittive ostacolano la libertà di stampa. Gli attacchi sempre più frequenti a singoli giornalisti sembrerebbero il sintomo di una democrazia malata e fragile, rigata da un declino culturale di proporzioni imbarazzanti.
Se ne parla con Sigfrido Ranucci e Michele Partipilo