di Gennaro Vessio per Il Festival Libro Possibile 2022.
Esempi emblematici sono certe traduzioni di titoli di film, come Se mi lasci ti cancello in vece di Eternal Sunshine of the Spotless Mind. Scegliere un nome non è mai facile: deve suonare bene, essere originale ed essere ricordato. Nel caso dell'Intelligenza Artificiale, la scelta di questa combinazione di parole è stata sia felice che infelice. Felice perché è evidente possieda le caratteristiche di musicalità, originalità e memorabilità, prima descritte. Infelice perché questo binomio, in realtà, non è affatto allineato a ciò che realmente è; anzi, ha contribuito ad alimentare la visione di Terminator che si ribellano all'uomo e circolano per le strade sparando all'impazzata.
Ma procediamo per gradi e cerchiamo di definire cos'è l'intelligenza. Se cercassimo sui dizionari, alcuni di questi potrebbero descriverla come il complesso delle facoltà mentali che consentono all'essere umano di pensare. Altri potrebbero accostarla all'attitudine con cui compiamo azioni. L'insegnante delle elementari potrebbe averci detto che intelligente è chi è bravo a scuola. Questa ambiguità ci fa rendere conto che noi per primi, in realtà, non siamo in grado di definire con precisione cosa l'intelligenza sia. La verità di cui cercheremo di convincerci, infatti, è un'altra e cioè che le macchine sono tutto fuorché intelligenti: con queste non stiamo emulando il funzionamento del cervello, in gran parte ancora ignoto, anche alla Neuroscienza, ma stiamo solo simulando un comportamento intelligente, che ci permette però di risolvere problemi in contesti specifici. Un giorno le Intelligenze Artificiali potrebbero essere figlie di questa scienza che non ha ancora raggiunto piena maturità ma che sta già contribuendo, seppur in maniera spesso nascosta, a migliorare il sapere e la qualità della vita.